Esseri mitologici.


Uno è un essere mitologico, l'altro è un unicorno.


Molti mi danno per dispersa in questo periodo, qualcuno anche si preoccupa.
Sto bene. Abbastanza. Ma la vita mi assorbe, e io cerco di non farmi travolgere.
Sono imbozzolata, in fase di muta. Tanti impegni, troppi.
Tanta presenza, ovunque. L'ubiquità si paga, col sudore e con la dispersione delle energie. Tutti vedono un pezzetto di te. Ma dietro quel pezzetto c'è un intero che ogni tanto reclama una ricomposizione dell'insieme per poi spezzettarsi nuovamente.

Preparo cambiamenti, che da bravo Capricorno, devono essere prima interiori per poter essere esternalizzati con tranquillità.

Nel frattempo lavoro, con un occhio a come non è, e come potrebbe e dovrebbe essere.

Nel frattempo vado a matrimoni bagnatissimi, con la sposa ventiduenne che sceglie il vestito bianco e la rolls royce e l'albergo deluxe con piano-bar di canzoni che forse ascoltava sua nonna. E il trenino. E quando dico sua nonna ne ho ben donde, visto che sua madre ha 2 anni più di me. Cheddevodì: mi sono divertita. Nonostante l'aperitivo sia iniziato alle 6 e la cena sia finita a mezzanotte.

Nel frattempo brindo a nascite.

Pubblicazione di Il lupo nelle fragole.



Voi non potete immaginare la mia felicità. Presto vi racconto di Cristina.

E dell'altra mia amica virtuale, Romy, che per quelle congiunzioni astrali stranissime sono riuscita a incontrare nella stessa settimana in cui nasceva Garbina.


Le mie amiche mitologiche, conosciute online, che hanno nomi mitologici come Stellina, Fantacri, Uoma, Alexa.
Le mie amiche virtuali che sono più reali del reale. Che hanno occhi belli che mi piace guardare offline.
Amicizie belle che si nutrono di chat, whatsapp, telefonate. Ma che amano tanto incontrarsi e ridere insieme, occhi negli occhi.

Torno. Aspettatemi.

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