Domenica 23 sono andata con Alice e il mio compagno alla settimana della cultura e del libro per ragazzi, alla Fiera di Bologna, (Padiglione 33). L'ho raccontato qui.
Il mercoledì dopo sono andata invece alla fiera per operatori, questa volta senza Alice, anche perché i bambini non potevano entrare. Che fa anche un po' ridere, pensare a una fiera di editoria per l'infanzia in cui l'infanzia non può entrare, ma non posso non capire. Sarebbe come portare un diabetico a una fiera di dolci: farebbe del male a sé e agli altri.
Senza Alice, ma non da sola, eh. Con me c'era Vito, l'illustratore del lupo nelle fragole - che devo decidermi a montare sull'header - e Stefania, la mitica Precariamamma (la vedete nella foto di apertura).
All'ingresso della fiera ci siamo separati da Vito, che in quanto illustratore aveva il suo bel da fare. Caspita. 5 padiglioni 5. Pieni di stand. Pieni. Libri illustrati provenienti da ovunque. Meraviglia.
Io appena entrata mi sono subito incantata sul muro degli illustratori.
Le mostre
In attesa di entrare alla masterclass per cui eravamo (più o meno) prenotate, io e Stefania abbiamo fatto un giro nel primo padiglione, dove abbiamo visto una bella mostra di illustratori, e in particolare quella di Ugo Fontana, magnifico illustratore, in particolare, delle fiabe sonore.
Quelle tavole appese al muro sembravano parlarmi direttamente dalla mia infanzia.
Penso che comprerò presto il volume che i curatori della mostra hanno dedicato a Fontana.
Sempre lui.
Poi c'erano illustrazioni e illustratori ovunque, da perderci la testa.
La masterclass
Veramente interessante (ma che inglese arrugginito che ho!).
Non mi dilungo, ma sappiate che Precariamamma sta curando un progetto bellissimo. Vi dico solo le parole chiave: storytelling, google glass e Battaglia di Anghiari.
Per maggiori informazioni bussare Precariamamma.
E guardate che vista, dal piano superiore.
Gli stand
Considerate 5 padiglioni da fiera. In ognuno centinaia e centinaia di stand. Uno più bello degli altri (a parte gli italiani, un po' spogli. In quest'ultimo caso più fantasia in quelli piccoli (Stampatello e Orecchio Acerbo) e meno in quelli più ricchi (Non Faccio Nomi, Grazie). Alcuni dei veri capolavori costosissimi, altri dei veri capolavori con poca spesa (a occhio) e molta fantasia.
E poi naturalmente libri libri libri libri libri libri libri libri libri libri libri. Libri.
Ed ecco a voi l'eccezionale scoperta.
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